Mobili, arredamento, casa, interior design, nuove tendenze e progettazione fotorealistica sono i temi principali del blog curato dallo staff Outletarreda. Nato nel 2008 per raccontare alle persone il fervente mondo dei mobili è oggi un punto di riferimento per chi vuole arredare casa e per gli appassionati di interior design.
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venerdì 27 aprile 2012
Tendenze dal Salone del Mobile di Milano
giovedì 19 aprile 2012
Anteprima Salone Internazionale del Mobile 2012
venerdì 18 dicembre 2009
EVENTO Il segno dei designer
Fino al 17 gennaio 2010 al Triennale Design Museum è visitabile la mostra Il segno dei designer curata da Gianni Veneziano, ampia selezione di disegni di importanti designer italiani e internazionali, una preziosa testimonianza dei processi creativi che sottendono alla dimensione progettuale di ogni designer.
Quella del disegno è una pratica in cui si fondono idee ed emozioni, pensieri e intuizioni. I soggetti raffigurati e le tecniche impiegate sono molteplici e riflettono le diverse e variegate sfaccettature del design.
Di disegno in disegno emerge l’anima di ciascuno dei progettisti coinvolti: che siano onirici, poetici, fiabeschi, fumettistici o concettuali, i segni tracciati sono sempre la fedele restituzione di scenari mentali e idee che tendono a prendere una forma.
Un racconto di segni e disegni che si completano con la graphic animation di Felice Limosani. Un’opera visuale che sposta la vita del tratto da un foglio in orizzontale A4 a uno schermo in formato 16:9. Un'estensione del linguaggio che parte dalla creatività combinatoria del Dj come tributo digitale del Design Thinking .
Al termine della mostra, la raccolta dei disegni verrà donata alla Collezione Permanente del Triennale Design Museum.
Il segno dei designer
A cura di Gianni Veneziano
Triennale di Milano
Dal 17 dicembre 2009 al 17 gennaio 2010
Coordinamento generale: Silvana Annicchiarico
Progetto dell’allestimento: Veneziano+Team
Digital Story teller: Felice Limosani
Per info www.triennaledesignmuseum.it
sabato 10 ottobre 2009
Oplà il portariviste
Oplà è un portariviste portatile e richiudibile realizzato con un foglio di metacrilato da 1 cm e uno da 3mm.
La sua funzione è portare le riviste, la sua particolarità è farlo mantenendosi in equilibrio con i due pezzi che lo compongono.
Due semplici mosse ed Oplà è montato e pronto ad essere utilizzato.
Due secondi ed Oplà si smonta ed è pronto ad essere chiuso o spostato per mezzo delle due maniglie ricavate nella struttura principale.
Il portariviste Oplà è disponibile con struttura trasparente e base personalizzabile in vari colori.
mercoledì 15 aprile 2009
Lampada TURBINA
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.lampadaturbina.blogspot.com/
mercoledì 8 aprile 2009
Resine creative
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venerdì 20 febbraio 2009
Tutto compreso!
Apparentemente compatto, Transformer-shelf è un contenitore trasformabile progettato da Martin Sammer e realizzato in edizione limitata in legno laccato bianco. Attraverso un complesso sistema di guide, il complemento rivela una serie di vani, cassetti e piani di lavoro che scorrono l'uno dentro l'altro trasformando la forma e la funzionalità secondo le esigenze.
Per maggiori info andate a vistitare il sito www.martinsaemmer.de
lunedì 24 novembre 2008
La fiera permanente dell'arredamento on-line
Vi segnaliamo un nuovo sito da visitare .... è una vetrina sul mercato mondiale dell'arredamento aperta 365 giorni l'anno dove le aziende espongono i loro prodotti, forniscono informazioni ed entrano in contatto con i visitatori interessati.
Il portale è aggiornato costantemente con più di 10.000 articoli. suddivisi in padiglioni design, contract, luxury, office, cucina, bagno, illuminazione, complementi. Inoltre è possibile effettuare una comparazione tra prodotti simili per una scelta motivata dal gusto e dalle esigenza reali.
Cliccate e buona visita www.idfdesign.com
giovedì 20 novembre 2008
Robur soggiorni di design e di qualità
Oggi vogliamo segnalarvi la ditta ROBUR di Ormelle (TV), azienda storica del trevisano che produce mobili per soggiorni.
I prodotti sono di ottima qualità, curati nei particolari dai materiali lavorati al deisgn, sempre aggionarnato e in linea con le ultime tendenze.
La produzione si articola in 4 programmi: Alisei, Surf, Spacew, Quadro 60 tutti integrabili tra di loro dando la possibilità di avere infinite varianti progettuali sia di misure che di finiture.
Vengono lavorati diversi legni: rovere sbiancato, rovere moro, rovere grigio, ciliegio europeo, noce nazionale e teak e una gamma di 32 colori laccati sia opachi che lucidi senza contare il fatto che si eseguono anche laccature a tinta campione.
Altro punto di forza di questa azienda e la personalizzazione dei moduli, perchè avendo una falegnameria interna si possono realizzare tagli su misura di qualsiasi dimensione.
Visitate il sito e valutate voi www.robur-mobili.it
sabato 18 ottobre 2008
Sedia HOLLY per interno ed esterno
E' da poco in vendita la nuova sedia HOLLY realizzata in materiale plastico in stampo unico, è impilabile e può essere utilizzata per interne ma anche per esterni, infatti non teme le intemperie e non scolorisce al sole.
Volete acquistarla online???
Cliccate e buon acquisto....http://stores.ebay.it/OUTLETARREDA
mercoledì 24 settembre 2008
Argento & oro
Sempre più aziende iniziano a proporre mobili con finiture in foglia d'oro e d'argento.
Trazidionalmente questo tipo di finitura era riservato ai mobili classici ma ultimamente anche nell'arredamento moderno di design si inziano a vedere composizioni con questo tipo di finitura. Qualche anno fa qualche "avventuriero" del design ha inziato a decorare in oro ed argento alcuni mobili in legno come comò', comodini, consoll....per dare un tocco moderno e particolare ai mobili tradizionali.
Oggi sempre più aziende di arredamenti propongono cucine e soggiorni di design con finiture oro ed argento grazie ai quali è possibile creare ambineti moderni con atmosfere sofisticate ed eleganti.
Visitate questi siti:
www.modacollection.it
www.floridafamily.it
www.alf.it
giovedì 4 settembre 2008
Un "nido" di seduta
Il simbolo delle Olimpiadi 2008 di Pechino, il Bird’s Nest, diventa una seduta. Lo stadio a nido di uccello ha affascinato veramente tutti e solleticato anche la fantasia dei giovani designer. Il sofisticato (ed ingegneristico) intreccio di acciaio ha dato vita alla struttura più fotografata e commentata di Pechino.
Ultimamente, per altro, se ne sta parlando ancora di più visti i risultati ottenuti dalla Cina in ambito ambientale. Il cielo è finalmente limpido a Pechino, la testardarggine dei cinesi ha dato i suoi frutti (sono state chiuse per l’occasione tutte le fabbriche ed i cantieri ed il traffico è stato ridotto all’osso, ma chissà cosa succederà dopo che si spegneranno i riflettori…) e il Bird’s Nest spicca più bello che mai incorniciato dal cielo azzurro e il sole di Pechino.
Ma ritorniamo alla seduta. E’ stata progettata dal designer Thimothy Schreiber e si ispira ovviamente alla forma del Bird’s Nest, leggermente modificata per risultare più comoda ed ergonomica. L’intreccio la rende particolarmente resistente ma leggermente flessibile e confortevole.
lunedì 7 luglio 2008
Pop design - fuori luogo, fuori scala, fuori schema
L'ironia è il filo conduttore di questa mostra che presenta per lo più arredi e oggetti per la casa, creati a partire dagli anni sessanta. L'estetica di questi prodotti, influenzata dalla Pop Art, dal linguaggio pubblicitario, dall'universo del gioco e dei fumetti, ulitizza un linguaggio sorprendente e ludico, accattivante e immediatamente comprensibile: colori forti e contrastanti, forme ben delineate, dimensioni fuori scala (si pensi al divano Lombrico di Marco Zanuso o alla lampada Moloch di Gaetano Pesce), dettagli ingigantiti con effetto zoom, citazioni del mondo animale e vegetale filtrate attraverso un immaginario da cartoon. La plastica diventa il materiale per eccellenza in grado di dare corpo ai prodotti più diversi. La mostra, acura di Luisa Bocchietto, è articolata in otto sezioni che sviluppano altrettanti temi attraverso una parte narrativa e una propriamente espressiva.
La mostra si svolge a Filatoio, Caraglio (CN) fino al 14/09/08
Per maggiori informazioni visita il sito www.marcovaldo.it
giovedì 26 giugno 2008
Carta da parati
La buona, vecchia carta da parati è ritornata e questa volta indossa colori sgargianti ed ha un look cha fa girare la testa agli ammiratori.
È ricomparsa all'improvviso, l'avete notata nei bar alla moda, nei club più esclusivi e non ci è voluto molto prima che i seguaci delle nuove tendenze cominciassero a concepirla come una fondamentale aggiunta per le loro abitazioni.
Oggi possiamo dire che le carte da parati sono state "metabolizzate" dai consumatori e sempre più si inzia a rivestire le pareti delle abitazioni con carte dalle colorazioni e decorazioni più disparate: floreali, disegni geometrici, astratte...e colori a gò gò!
Le carte da parati moderne sono completamente lavabili e sono ignifughe e cosa molto importante sono facili da rimuovere ....così se vi stancate e volete cambiare carattere alle vostre stanze basta rimuovere la vecchia carta e attaccare la nuova senza bisogno di pittori in giro per la casa a sporcare!
Cosa ne pesate? Rivestireste la vostra casa con carta da parati?
Visitate questo sito per farvi un'idea: www.cartadaparatideglianni70.com
venerdì 20 giugno 2008
Architettura e Ingegneria: progettare dalla struttura alla visione
Problemi di spazio, di riorganizzazione, per ristrutturare ogni tipo di ambiente, organizzare e progettare lo spazio è una richiesta e necessità che ci si ritrova comunemente di fronte, per questo discipline come l’architettura, scienze come l’ingegneria: “la scienza delle soluzioni” diventano fondamentali tecniche per una buona progettazione e soluzione di problemi ad essa legati.
L’architettura nata per adempiere a una delle prime necessità dell’uomo quale la protezione dagli agenti atmosferici ha acquisito con lo sviluppo della società e del lavoro, caratteri e funzioni sempre maggiori fino a divenire oggi anche un’arte visiva che unisce insieme aspetti tecnici ed artistici.
Nasce così quella divisione fra chi si occupa di più di quelli che sono gli aspetti tecnici e di struttura che ricopre la figura dell’ingegnere e colui che si rivolge di più all’aspetto estetico, lo studio di architettura.
Nell’evolversi del progetto, sia per la costruzione di un edificio, di un semplice oggetto o in altre applicazioni, si cercano di scovare quali siano le limitazioni, le specifiche che delineano il problema.
L’ingegneria, si inserisce quindi per fornire attraverso norme tecniche quelle che diventano all’interno del progetto i metodi e le descrizioni per la futura costruzione di un edificio, di un qualsiasi prodotto o servizio o processo industriale.
Quando ci troviamo di fronte ad un edificio passano in secondo piano alla nostra vista le sue qualità strutturali a cui sono più sensibili gli esperti del settore mentre noi dandole più per scontate rimaniamo più colpiti dalla sua monumentalità. L’elemento visivo è sicuramente quello più evidente e importante per l’architettura; la percezione spaziale, i pieni e i vuoti, i blocchi che si uniscono a dare diversi volumi alla costruzione, mentre nelle parti interne, la disposizione dei vari ambienti e la loro collocazione sono gli elementi che fanno dell’architettura un’arte “spaziale”.
I volumi e le superfici vengono così modellate come in una scultura che però alla fine non fornisce solo una sensazione di piacere visivo ma trasmette anche quella coscienza di vivere lo spazio e non solo di vederlo.
Lo spettatore ha così una visione che non può essere completa come quella che si ha davanti ad un quadro o a una scultura ma, attraverso la consecutiva veduta di parti parziali, come una facciata, una stanza, potrà valutare con la sua mente, l’insieme del complesso architettonico.
E’ da evidenziare come proprio su questa percezione “parziale” gli architetti “giochino” nella loro progettazione di ambienti creando spazi e prospettive uniche.
Nella progettazione diventano quindi essenziali queste due scienze, l’una con la sua alta tecnicità nella ricerca della soluzione dei problemi, l’altra nell’aggiunger alla solidità e alla sicurezza della struttura quel “bel vedere” che colpisce l’occhio ma che non avrebbe senso se non sorgesse su
valide basi tecniche.
Articolo a cura di Michele De Capitani
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