mercoledì 30 aprile 2008

Top cucina in quarzo





I top cucina in agglomerato di quarzo sono composti da sabbie silicee, quarzo, granito per il 94% e resine per il 6%.
E' un materiale inattaccabile da acidi e basi quindi non si macchia e non assorbe (a differenza dei delicatissimi marmi) ed inoltre è resistente all'abrasione profonda.
Ha un'altissima resistenza alla flessione e all'urto.
Le lastre sono "tutto pieno" e si lavorano come il marmo in varie forme e spessori fino a 8 cm.
I top in quarzo sono disponibili in moltissimi colori e nelle finiture lucide od opache.
Il costo di questo tipo di piano varia molto dal tipo di finitura, lavorazione e spessore ma possiamo quantificare in un 30/40% in più dei marmi.

martedì 29 aprile 2008

Tessuto antimacchia per divani


Un sogno: finalmente potete acquistare un divano completamente antimacchia!

E stato da poco introdotto in commercio un nuovo tessuto con delle caratteristiche che lo rendono impermeabile e inattacabile da qualsiasi macchia:
  • Idrorepellente
  • I liquidi rimangono in superficie e si puliscono facilmente con un colpo di spugna anche dopo molte ore
  • Resistente a macchie acquose e oleose: caffè, olio, vino, ketchup...
  • E' traspirante
  • E' antibatterico
  • E' testato su 20 lavaggi
  • Vasta gamma di colori con trame raffinate e morbide al tatto
Per maggiori informazioni vistita il sito : www.infinitytreatment.com

lunedì 28 aprile 2008

Outletarreda è un marchio registrato

Da oggi "OUTLETARREDA" è un marchio registrato!

La registrazione del marchio è una tutela per il nostro metodo di lavoro e soprattutto è una garanzia per il cliente che ovunque sia esposto il nostro marchio sono condivisi sia i nostri obiettivi che la nostra filosofia aziendale.

La nostra mission:

Il nostro obiettivo è di offrire ai nostri clienti prodotti e serivzi di qualità a prezzi di produzione eliminando tutti gli intermediari presenti nella distribuzione tradizionale.

Dal produttore al consumatore.


lunedì 21 aprile 2008

Le nuove tendenze del salone del mobile di Milano

Si chiude oggi il salone del mobile a Milano con un'affluenza record, 330.000 visitatori nell'arco dei sei giorni.
Molta attenzione e spazio sono stati dedicati al salone Eurocucina con 3 padiglioni esclusivamente di mobili cucina. La tendenza è stata quella di presentare cucine molto minimaliste e funzionali con pochi colori (direi i grandi assenti del salone), il tutto giocato su bianco e nero in laccato lucido oppure il bianco abbinato a legni scuri come zebrano, noce crudo e il sempre attuale wengè.
Molte aziende della fascia alta di mercato hanno presentato cucine con i frontali interamente in vetro, materiale con molti pregi come la facilità di pulizia, la riciclabilità, la possibilità di essere laccato in qualsiasi colore...
Particolare cura è stata dedicata ai materiali costruttivi con innovativi sistemi di chiusura per i cassetti ed elettrodomestici sofisticati sia nel design che nelle funzioni.
Per i piani cucina l'ha fatta da padrone il top Cristalan soprattutto per le composizioni tonde grazie alla facilità di sagomatura di questo materiale.
Anche l'ambiente soggiorno ha seguito la tendenza delle cucina sia per quanto riguarda le composizioni (molto minimal) sia per i colori.

Eccezione per gli accessori come sedie, pouff e complementi d'arredo dove il colore è più che mai vivo e presente.



venerdì 18 aprile 2008

Cina: boicottare i prodotti cinesi?

Oggi abbiamo ricevuto questo messaggio con relativo filmato, ve lo giriamo e lasciamo a voi i commenti:

BOICOTTATE TUTTI I PRODOTTI CINESI : fatelo girare, ma ATTENZIONE
!!!!!!!!

Stiamo scoprendo mano a mano quanto questo popolo sia incivile! a livelli
inimmaginabili!!
Oltre a non rispettare i più basilari diritti umani e animali ci stanno
mettendo in ginocchio economicamente, quindi esortiamo tutti a pensare e
visualizzare questo documento nel momento dell'acquisto di un loro prodotto.

Materassi in ACQUATECH


ACQUATECH, è il marchio registrato di un innovativo prodotto (composto da una miscela di materali polimerici ed acqua)per imbottiture di elevata qualità e come struttura portante nei materassi di alta gamma.

ACQUATECH, è costruito come una spugna naturale. L'uso dell'acqua, in fase di produzione, produce milioni di minuscoli fori attraverso i quali passa l'aria e si smaltisce l'umidità.
Successivamente i masselli, prima di essere impiegati, subiscono un particolare procedimento di manganatura (processo KUSCHELMED) che apre ulteriormente gli alveoli, rendendoli più permeabili all'aria, più morbidi e allo stesso tempo più elastici ed ERGONOMICI.

Le anime di questi materassi accolgono spalle, bacino e tallone rispettando le loro richieste di adattabilità. Non importa quante volte cambiate posizione durante la notte, la sagomatura intelligente di questo prodotto segue perfettamente il vostro corpo.
La zona spalle e quella lombo sacrale sono sincronizzate ed offrono un leggero affondamento. L'energia liberata da questo affondamento viene usata per sostenere le vertebre lombari.

Grazie a questo effetto tridimensionale la colonna vertebrale mantiene la sua forma naturale.

I particolari disegni delle anime di questi materassi consentono un naturale stretching durante il risposo.


lunedì 14 aprile 2008

Design thinking - siamo tutti creativi?


Vi proponiamo di seguito un'editoriale della rivista "Ventiquattro" il mensile del Sole 24 ore.
Cosa ne pensate del fatto che tutti siamo dei potenziali designer? Leggete e dite la vostra...

"Il termine design thinking viene attribuito a Herbert Simon (1916 - 2001), politologo dall'intelligenza duttile, che spaziò tra scienze cognitive, computer science, studi economici, filosofia della scienza e sociologia. Simon definì con questa espressione un processo pratico e creativo di risoluzione dei problemi, ovvero la trasformazione delle condizioni esistenti in altre, preferibili, attraverso l'identificazione di idee costruttive. Chiunque, secondo Simon, può essere un desginer.
Il concetto di design thinking è oggi entrato nel linguaggio corrente del management statunitense. Importarlo in Italia, dove sul termine design si sono sedimentanti anni di esperienze e significati, legati a una tradizione precisa e rilevante della storia economica, culturale e sociale del Paese, può generare un pò di resistenze.
Ma è possibile che il confronto con l'approccio americano, pragmatico e leggero, che invita a ripensare passo passo il processo che conduce dall'idea fino al riciclo di un oggetto, possa
essere utile per rimettere in discussione visioni consolidate. E magari aiutarci ad aprire lo sguardo verso i comportamenti delle persone, così da identificare eventuali valori emergenti e nuove attitudini.
Di certo non siamo diventati "tutti creativi", come l'intuizione di Simon potrebbe indurre a sperare. Eppure è possibile che qualcosa stia cambiando, che il rapporto con gli oggetti, la relazione tra prezzo e valore, il bisogno di possesso, la propensione alla partecipazione, la capacità di memoria e di progettualità individuale siano oggi soggetti a una sottile, significativa mutazione, come alcune ricerche sociologiche farebbero pensare. Se così fosse, se il design thinking stesse davvero diventando patrimonio diffuso, questo diverrebbe un dato significativo anche per l'industria del design e per i progettisti che con essa lavorano..."

Fonte: Ventiquattro

Cosa ne pensate?


giovedì 10 aprile 2008

La nuova vita delle vecchie cose

Riciclare al giorno d'oggi è un bisogno primario. Ma si sa che necessità fa virtù, e così una problematica ecologica e legato allo sviluppo sostenibile diventa moda. E creatività. Nuove frontiere del riciclo e del fai da te...

Nell’era post industriale riciclare è diventata una necessità. L’alluminio, ma anche il cartone e la plastica entrano sempre più spesso nella vita quotidiana. Questo per due ordini di motivi: il primo risponde ad un’esigenza di tipo ambientale, facilmente intuibile, il secondo è di tipo economico e riguarda il fatto che le materie prime sono sempre più scarse e care, ed è quindi auspicabile riutilizzare questi materiali, che fino a qualche anno fa venivano considerati dei semplici rifiuti da eliminare.
In questo senso, in Europa e in Italia, la normativa vigente prevede che le pubbliche amministrazioni e le società di capitale pubblico, facciano un minimo del 30% dei loro acquisti in prodotti “verdi”; ciò significa che regioni, province, comuni ma anche scuole e ospedali devono acquistare materiali riciclati, che si tratti di cancelleria piuttosto che di tavoli o contenitori. Purtroppo però, ad una domanda sempre in crescita non corrisponde ancora un’offerta sufficiente. Soprattutto in Italia, dove le dimensioni delle imprese sono medio-piccole, gli investimenti da compiere nella ricerca e sviluppo di prodotti riciclati ha ancora costi troppo elevati. D’altra parte, molte imprese producono e vendono già questo tipo di prodotti ma senza dichiararlo, convinti che esista ancora una certa cultura che considera gli oggetti prodotti con materiali riciclati di qualità inferiore rispetto a quelli realizzati con materie prime “tradizionali”. Di fronte a questo scenario in divenire, nascono dei progetti che cercano di sfruttare il riciclo per creare dei prodotti non solo utili ma anche belli, dei veri e propri oggetti di design. E’ il caso dell’ecodesigner, professione del futuro che realizza oggetti di arredamento, mobili, tavoli, sedie, librerie interamente riciclate.
Riciclare però non vuol dire solo creare lavoro e opportunità economiche; rappresenta anche un vero e proprio fenomeno culturale. La moda, come spesso accade, parte dagli Stati Uniti, dove sono nate delle organizzazioni e delle comunità che utilizzano materiali riciclati per produrre gli oggetti più disparati.
Jim Rosenau, editore e poi artista, è l’ideatore del progetto This into that. In cosa consiste? Nel riciclare migliaia di libri e pubblicazioni invendute dalle case editrici, spesso accatastate ad occupare spazi altrimenti utilizzabili. Jim non si limita ad utilizzare la carta dei libri, ma utilizza tutto il libro. Prima lo passa in una speciale sostanza che lo compatta e lo fortifica, e poi crea delle costruzioni, dei mobili e soprattutto degli scaffali fatti di libri messi insieme uno accanto all’altro. Le sue sono vere e proprie opere d’arte esposte e vendute nelle gallerie, ma sono anche un esempio che tutti possono seguire: l’artista ha creato un kit in vendita su internet, per chiunque avesse bisogno di togliersi di mezzo un po’ di libri senza doverli buttare e senza dover comprare scaffali e librerie per ospitarli.
Da business a semplice svago: sono sempre più numerose le persone che si raggruppano per creare, disegnare, cucire, incollare insomma per riciclare vecchie cose. Un po’ come nel caso del vintage, vera e propria moda degli ultimi anni che riesuma dall’armadio della nonna merletti e crinoline per “riadattarli” alla moda attuale, il crafting o bricolage, sta diventando il nuovo modo per impiegare il tempo libero in modo “equosolidale”. Cosa c’è di meglio che riunirsi con forbici e colla e recuperare da vecchi tessuti dei vestiti, delle borse, dei cappelli? O magari modificare delle radio destinate alla rottamazione, per farne degli oggetti di design? Crafters.org raggruppa in un forum online, tutte quelli artigiani del “taglia e cuci” che “amano creare cose da altre cose” e trovare così soluzioni anche funzionali.
Nel caso di Church of Craft (letteralmente la chiesa del bricolage/fai da te) la mission è quella di riunire in vari posti del mondo tutti coloro che amano creare. Il messaggio è “promuovere qualsiasi creazione che sia un motivo per vivere meglio la vita”. In questo caso l’iniziativa non ha niente di lucrativo, ma anzi vuole trasmettere dei valori positivi, di scambio, di condivisione, di creatività ed aiuto attraverso il riutilizzo di oggetti ormai inutili. Qui lo spirito è quello del riunirsi in gruppo, del lavoro come svago ma anche come filosofia di vita. Una filosofia di vita che ha ispirato anche i cosiddetti “Dumpster diving groups”, gruppi di persone che addirittura frugano letteralmente tra i rifiuti per scovare dei materiali o degli oggetti da poter riciclare.
Al di là dell’innegabile importanza del riciclaggio per l’economia del futuro, il fenomeno assume quindi un importanza sempre maggiore anche da un punto di vista sociologico e ricreativo: riciclare non vuol dire solo riutilizzare per produrre, ma vuol dire anche impiegare il proprio tempo libero in un’attività creativa e utile, capace di migliorare la nostra qualità di vita. E se vogliamo, si tratta di un ritorno al passato, alla manualità dell’artigiano che rischia di sparire di fronte all’invasione delle moderne tecnologie.

www.supernaturale.com
www.craftscouncil.org.uk
http://dumpsterdiving.meetup.com
www.supernaturale.com
www.churchofcraft.org
www.craftster.org
www.thisintothat.com
www.trescrafty.net
www.thriftdeluxe.com

mercoledì 9 aprile 2008

Ricette: dolce al cacao

Essendo noi molto golosi, vi proponiamo una ricetta semplice semplice e molto golosa :-))
Dolce al cacao!

E' una videoricetta, clicca sul doce ....e buon appetito!







Se avete delle ricette interessanti inviatecele pure, le metteremo a disposizione di tutti i golosi!

Pulizie di casa al naturale


La primavera è sinonimo di pulizia: il sole entra di prepotenza nelle case, lo sporco si fa più evidente e la voglia di eliminarlo più impellente. Esistono sostanze come l’aceto, il bicarbonato e gli oli essenziali che possono aiutarci a pulire la casa in modo naturale e delicato.
Vediamo quali soluzioni possiamo utilizzare per pulire, sgrassare e rinnovare le superfici di casa.
L’aceto è un prodotto della modificazione ossidativa del vino ed è un acido relativamente debole. Questa sua caratteristica può esser impiegata per sciogliere i depositi di calcare (ottimo quindi per pulire i sanitari), per ammorbidire i tessuti nei lavaggi poiché addolcisce i depositi delle acque dure (basta aggiungerne un cucchiaio all’ammorbidente), per sciogliere ed eliminare l’unto; se userai l’aceto di mele eviterai anche l’odore sgradevole, diventerà così un ottimo deodorante. Anche se non è un vero disinfettante, l’aceto si oppone alla crescita di molte specie batteriche che non amano l’ambiente acido. L’aceto puro pulisce i vetri dalle strisciate causate dagli insetti e l’odore che permane li terrà lontani dai serramenti.
Riempi uno spruzzino con ¾ di acqua calda e ¼ di aceto ed usa questa soluzione per pulire i mobili in formica o in laminato; se alla soluzione aggiungerai alcune gocce d’olio essenziale di eucalipto o di menta potrai detergere i sanitari lasciando anche un buon odore. Con l’aceto puro puoi pulire il frigorifero, da sciacquare poi con acqua e bicarbonato, e far brillare i fornelli in acciaio.
Il bicarbonato pulisce, deodora, ammorbidisce l’acqua e rappresenta una buona polvere sgrassante. Per la sua caratteristica alcalina crea un ambiente più sfavorevole al successivo sviluppo dei batteri. Conservalo tenendolo asciutto in un contenitore ben chiuso.
Qualche cucchiaio di bicarbonato unito a poca acqua calda crea una pasta capace di pulire e sgrassare il tuo lavello. Per pulire il water versa un po’ di bicarbonato sullo scopino e gratta direttamente la superficie.
Prepara così una pasta “sgrassaforno”: unisci ½ tazza di sale, ¼ di tazza di soda e 500 gr di bicarbonato e crea la pasta con poca acqua. Nel frattempo scalda il forno e poi spegnilo; attendi un attimo, che non sia più bollente, poi spalma la pasta, lasciala agire per qualche minuto poi spruzzala con una soluzione composta da ¾ di aceto, ¼ d’acqua calda e 10 gocce di limone ed asporta il tutto.
Il succo di limone è un candeggiante delicato, un detergente, uno sgrassante ed un buon deodorante.
Per pulire i mobili di legno chiaro prepara una soluzione composta dal succo di un limone e un cucchiaio di olio di oliva (da utilizzare in piccole dosi), dopo aver fatto agire la soluzione per qualche ora, strofina energicamente con un panno di lana. Per i mobili scuri è meglio utilizzare l’olio di noci.
Per profumare la lavastoviglie e togliere l’odore dei cibi, inserisci prima del lavaggio una fetta di limone, aiuterà anche le stoviglie ad essere più sgrassate. L’estratto di semi d’agrume è un ottimo antimicrobico, puoi utilizzarlo diluito in acqua calda o puro, su una spugnetta umida, per pulire il bagno o la cucina.
Per pulire naturalmente il rame, l’ottone e le cromature utilizza dell’acqua gassata e strofina la parte con la stagnola dalla parte lucida: gli oggetti torneranno come nuovi. Per asportare il verderame strofina l’oggetto con uno straccio imbevuto con un composto di sale ed aceto o limone.
Vuoi disincrostare lo scarico del water? Utilizza l’acqua nella quale hai fatto bollire le patate.

Fonte: Article Marketing Italia

Redazione DonnaD

Forno a vapore


Un elettrodomestico da prendere in considerazione per le vostra cucina (soprattutto per la vosta salute) è il forno a vapore di cui ultimamente si fa un gran parlare ma non è sicuramente una novità infatti il forno a vapore vanta una tradizione millenaria. Le sue origini risalgono all'antica Cina. Gli abitanti dell'Impero Celeste utilizzavano dei recipienti con doppie pareti per cucinare gli alimenti tenendoli separati dal liquido in ebollizione.
La convinzione degli antichi cinesi, secondo i quali qualsiasi pietanza deve mantenere inalterati valore nutritivo ma anche colore, sapore e aroma, è oggi più attuale che mai.
Durante la cottura a vapore infatti gli alimenti non sono immersi nell'acqua. Le vitamine e i sali minerali rimangono preservati al meglio. Colori e sapori vengono esaltati ottenendo così pietanze gustose e delicate.
Sono disponibili funzioni automatiche per cuocere, riscaldare o scongelare gli alimenti.
È possibile preparare contemporaneamente alimenti diversi, disponendoli nel vano di cottura su tre livelli. Il particolare tipo di cottura non provoca alcuna trasmissione di sapori e odori da un cibo all'altro.

FORNO A VAPORE = + SALUTE

Per maggiori informazioni visita il sito http://www.mieleitalia.it

martedì 8 aprile 2008

Chi sponsorizzare?

Da oggi troverete un sondaggio dedicato alla sponsorizzazione, vogliamo capire a chi vorreste che dessimo il nostro aiuto!

Le aziende vivono in un contesto sociale che va al di la del semplice "business", dobbiamo cercare di ampliare il concetto di impresa e non pensarla solo come una "macchina per far soldi" ma anche come un realtà che può dare un aiuto concreto nel territorio dove opera e può essere sia un'aiuto economico sia di inserimento nel mondo del lavoro, una sorta di piattaforma di lancio.

Vogliamo dare un contributo concreto al nostro territorio senza fare campagne eclatanti per aiuti umanitari per l'Africa o chissà quale parte del mondo (con tutto il rispetto per chi stà peggio di noi), un piccolo aiuto QUI E SUBITO!

La domanda è: chi aiutare per primo?

Siamo aperti a valutare qualsiasi proposta....attendiamo commenti!


giovedì 3 aprile 2008

1° premio home-design "Les découvertes 2008"



Nonostante la crisi del mercato in generale si faccia sentire negativamente sulle spalle delle aziende possiamo notare allo stesso tempo che in questo clima di difficoltà le migliori riescono ad emergere sforzandosi di inventare ed innovare riuscendo a porsi al vertice e dominare il mercato anzichè subirlo!

Noi Italiani tra i molti difetti (e sono tanti :-)) abbiamo un pregio però che ci invidia tutto il mondo ed è la nostra fantasia e cratività.

Un bell'esempio concreto di questa nostra secolare "arte" arriva dal premio "Les découvertes 2008" del salone dell'arredamento e design di Parigi di Febbraio di quest'anno, premio vinto dall' italianissima ditta "Alf Uno S.p.a" di Cordignano (TV) che noi rappresentiamo.

Il premio è stato vinto con un innovativo blocco parete per soggiorno a cui è stato dato il nome di "MONOBLOCK". Il nome è la sintesi di questo mobile ovvero racchiude in un unico blocco sia una parte dedicata alla Tv e impianti vari sia una libereria, il tutto abbinato ad una gran porta scorrevole che fa comparire e scomparire ora l'uno ora l'altra riuescendo a racchiudere il tutto in un ingombro limitato dalle linee pulite ed essenziali.
Ogni dettaglio è curato e garantito da un'eccelsa qualità dei materiali ed una gran combinazione di colori laccati ed essenze varie (noce, ebano, rovere moro...).